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Il Messale della Cappella Sistina
Il Lezionario Farnese
New York Public Library, Ms. MA 91 (Towneley Lectionary)
L'imponente libro liturgico noto come Lezionario Farnese, realizzato a Roma poco dopo la metà del XV I secolo per il cardinale Alessandro Farnese, rappresenta un ideale punto d'arrivo dell'arte della miniatura. Un'opera eccezionale, che si distingue per le dimensioni monumentali e la straordinaria ricchezza decorativa.
La splendida decorazione
Con questo codice il cardinale volle commissionare un'opera davvero sontuosa, un vero capolavoro che divenne per secoli uno dei Messali in uso nella Cappella Sistina durante le solenni cerimonie religiose officiate dai pontefici e dai principi della Chiesa. Nelle sue splendide miniature a piena pagina, racchiuse entro sfolgoranti cornici dorate popolate di putti, maschere e fiori, si risentono gli echi della grande pittura rinascimentale, in particolare Michelangelo e Raffaello.
Un celebre miniatore
Con la sua prodigiosa decorazione, il codice è una delle opere più eccelse di Giulio Clovio (14981578), il più celebre miniatore italiano del secondo Cinquecento, ricordato da GiorgioVasari che nella seconda edizione delle sue Vit e lo definisce “piccolo Michelangelo”. Con il Libro d'Ore Farnese,il Lezionario viene citato dallo storiografo fiorentino come l’opera più importante dell’artista, il quale, trasferitosi in Italia dalla nativa Croazia nel 1516, vi acquistò larga fama con i suoi codici miniati.
La legatura neogotica
In assenza della legatura originaria, dispersa durante l’invasione napoleonica, il codice fu ricoperto nel 1809-1810 con una rara e preziosa copertina in velluto rosso di stile neogotico, opera dei legatori londinesi Benjamin II e James Smith.Cantonali e fermagli sono dorati in oro zecchino, mentre sul piatto anteriore vi è lo stemma in porcellana policroma della famigliaTowneley, ultima proprietaria dell’opera.
Il sito dedicato all'opera: www.lezionariofarnese.it

L’opera è accompagnata da un volume di commento a cura di Jonathan J. Alexander, con contributi di Jonathan J. Alexander, Nicholas Barker, Elena Calvillo e Clive Wainwright.
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