• Le Très Riches Heures del Duca di Berry

    Il codice più celebre di tutti i tempi nel campo dell‘illustrazione libraria.

UNA PRODIGIOSA DECORAZIONE

Vertice ineguagliato della miniatura europea fra il crepuscolo del Gotico e l’alba del Rinascimento, rappresenta il capolavoro assoluto di Herman, Paul e Jean de Limbourg.

L’opera straordinaria di tre grandi artisti

Le Très Riches Heures, conservate nella Biblioteca del Castello di Chantilly, sono l’opera più sontuosa commissionata dal più facoltoso bibliofilo e amatore d’arte del tardo Medioevo francese, Jean de France, Duca di Berry (1340-1416).

Un’opera eccezionale, realizzata agli inizi del Quattrocento e destinata a essere il vanto della biblioteca ducale, ricca di oltre trecento capolavori. Con 130 miniature in oro e argento e oltre 3000 iniziali dorate, le Très Riches Heures del Duca di Berry sono il vertice ineguagliato della miniatura tardo-gotica.

Capolavoro assoluto di Herman, Paul e Jean de Limbourg, tre fratelli di Nimega che lavorarono alla decorazione del codice tra il 1411 e il 1416, anno in cui scomparvero misteriosamente, forse a causa di una pestilenza. L’opera fu poi ripresa e completata nel 1485, per incarico del Duca di Savoia Carlo I, da un altro eccellente maestro della miniatura, il francese Jean Colombe.

Dal codice al facsimile.

Nella realizzazione del facsimile nessun dettaglio è stato trascurato e si sono sperimentate nuove tecniche di stampa per raggiungere il miglior risultato possibile e la massima qualità dei colori e del dettaglio, assicurando la piena fedeltà al manoscritto.

Particolare cura è stata posta nella resa degli ori e dei vividissimi colori che caratterizzano l’opera, nonché gli infiniti, minuscoli dettagli che la impreziosiscono.

Caratteristiche dell’opera.

Riproduzione integrale del codice Ms. 65 della Bibliothèque du Château de Chantilly

  • Volume di formato 21,3 x 29,2 cm
  • 416 pagine
  • 130 miniature e oltre 3000 iniziali dorate
  • Legatura realizzata interamente a mano, copertina in marocchino rosso con intarsio e impressioni in oro
  • Commentario a cura di Patricia Stirnemann e Inès Villela-Petit
  • Tiratura di 550 copie numerate e certificate per la diffusione mondiale

Una prestigiosa biblioteca.

Dopo vicende piuttosto avventurose, il codice è oggi conservato nella Biblioteca del Castello di Chantilly, dove il suo ultimo proprietario, Henri d’Orléans, Duca d’Aumale, raffinato intenditore d’arte e grande bibliofilo, lo aveva tra sferito dopo averlo acquistato in Italia nel 1856.

Dopo la morte del Duca, il bellissimo castello con il suo ricco patrimonio artistico, in mancanza di eredi diretti, è passato per lascito testamentario all’Institut de France ed è oggi aperto al pubblico.

Il committente

Duca di Berry

Tre maestri per un bibliofilo.

Jean de France, Duca di Berry (1340-1416), figlio, fratello e zio di tre re di Francia – Giovanni II il Buono, Carlo V e Carlo VI – fu uomo di vasta cultura, grande bibliofilo ed esperto collezionista di antichità, arazzi, monete, gioielli, reliquiari, cammei e ritratti di sovrani.

Oggi le sue collezioni sono note grazie al puntuale inventario delle sue collezioni fatto redigere dal bibliotecario Robinet d’Etampes.

La Biblioteca Impossibile

Très Riches Heures del Duca di Berry fa parte della collana “La Biblioteca Impossibile”, la più autorevole e preziosa collezione di facsimili dedicata al Rinascimento. Un progetto unico per completezza e rigore scientifico inaugurato nel 1995 dalla Bibbia di Borso d’Este e proseguito, anno dopo anno, con la riproduzione di capolavori assoluti della miniatura: dalla monumentale Bibbia di Federico da Montefeltro al piccolo Libro d’Ore Torriani, fino al sontuoso Lezionario Farnese.

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