I Facsimili Distribuiti

Per rendere ancor più ricca e completa la propria offerta, Franco Cosimo Panini Editore ha selezionato le migliori creazioni dei più esclusivi editori d'arte italiani e ha dedicato ad esse uno speciale catalogo. Prestigiose edizioni che, per qualità e bellezza, non potranno mancare nella collezione di ogni bibliofilo, come ad esempio le preziose edizioni della Salerno Editrice.

Tutte le edizioni sono distribuite dalla società controllata Franco Panini Scuola.

Breviario Grimani:

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Un codice così prezioso da non poter mancare nel catalogo Panini. È il superbo Breviario Grimani, uno dei maggiori tesori della Biblioteca Marciana di Venezia, riprodotto da Salerno Editrice in soli 750 esemplari numerati. Realizzato tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, il Breviario Grimani è uno dei più famosi codici fiamminghi del Rinascimento europeo, tanto che possiamo parlare di un vero e proprio unicum nella produzione libraria di lusso del tempo. Di committenza incerta, posseduto da Margherita d’Austria, venne acquistato intorno al 1520, per ben 500 ducati d’oro, dal Cardinale Domenico Grimani, che, lasciandolo in eredità alla Serenissima Repubblica di Venezia, vincolava il lascito alla condizione che il codice venisse “mostrato solo a persone di straordinario riguardo e in circostanze eccezionali”. Il Breviario Grimani ha fatto parte fino al 1781 del Tesoro di San Marco. Il codice, ricco di ben 835 carte (= 1670 pagine), è preziosamente rilegato in velluto cremisi e decorato ai piatti con eleganti cornici finemente cesellate che racchiudono cartigli e medaglioni raffiguranti il Doge Antonio Grimani e il Cardinale Domenico, tutti in bronzo dorato. Caratteristica straordinaria di questo codice miniato è non soltanto il numero e la qualità delle miniature a piena pagina (120), ma la scelta dei temi, estremamente varia e suggestiva, con alternanza di soggetti religiosi e profani e la ricca ornamentazione di tutte la pagine. La scrittura, introdotta spesso da capilettera ornati di varia grandezza, è chiara ed elegante, generalmente a sua volta arricchita da elementi decorativi. Il tutto è impreziosito da un impiego esteso, ma sempre sobrio e delicato, dell’oro.

Per approfondire è possibile consultare la scheda dettagliata dell'opera sul sito di Salerno Editrice

Il Taccuino di Viaggio di Vincenzo Scamozzi:

Il Taccuino di Viaggio di Vincenzo Scamozzi è la suggestiva testimonianza del tragitto compiuto nell’anno 1600 dal grande architetto vicentino, allievo e continuatore di Andrea Palladio, che da Parigi faceva ritorno a Venezia. Nel corso del lungo viaggio, Scamozzi annotò sulle pagine di questo delizioso libretto impressioni e appunti sull’architettura dei principali monumenti visitati, arricchendoli con numerosi disegni. Peculiarità che fanno oggi del Taccuino di Viaggio di Vincenzo Scamozzi una delle più illuminanti testimonianze dell’architettura europea agli inizi del XVII secolo, vista e commentata da un grande architetto. Proprio  l’importanza storica del Taccuino ha reso indispensabile un intervento di restauro integrale del manoscritto: è nata così l’iniziativa “Salviamo un codice”, un’operazione che è stata finanziata proprio grazie alla edizione in facsimile. L'edizione in facsimile (pubblicata da Nova Charta) Un volume di 44 pagine di formato 23 x 8.5 cm Tiratura limitata di 399 copie numerate e certificate Legatura realizzata a mano

 

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